martedì 15 ottobre 2013

Traminer

A Nessebar quella calda sera d'estate la donna si sedette da sola in un bar a picco sopra il Mar Nero. Adorava questa piccola penisola, adorava il Mar Nero e si godeva voluttuosamente i riflessi notturni dell'estate. Voleva ordinare un bicchiere di vino bianco ghiacciato. Il cameriere le consigliò di assaggiare il Traminer. La donna non conosceva questo vino ma si fidò del consiglio. Il cameriere le portò un bicchiere e la donna sentì un profumo fruttato che le sembrò magico. Bevve un sorso. Le sembro che nel suo essere entrò un vero elisir divino. Si sentì trasportata in un mondo sospeso di sottile piacere che si fondeva col profumo marino della sera che le apparì come una sera incantata. Provò un piacere dei sensi che le portò una sensazione di voluttà segreta. Quel vino era un vino degli dei. Capitò che qualche anno dopo lo bevve con un uomo che amava tanto, era però un amore della donna particolare, profodo, coinvolgente e non permesso... Quel sorso di Traminer sembrava consolidasse quel sentimento della donna fuori da qualsiasi norma. Il Traminer piaceva tantissimo ad entrambi. Portarono il vino, loro due si guardarono negli occhi e fecero un cin-cin assaporando il vino fruttato. E immediatamente il Traminer divenne il loro vino unendo le loro anime. Il vino dell'amore della donna e il vino dell'uomo che doveva rassicurare quella donna forte ma nello stesso tempo così fragile. Quel profumo sarebbe rimasto il profumo dei loro sguardi per sempre, qualsiasi destino avrebbe avuto il loro insolito legame.

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