giovedì 18 luglio 2013

Il gatto di papà

Il mio vecchio papà ha un gatto. E che c'è di strano, direte voi, milioni di persone hanno dei gatti. Si, è vero, ma questo è un gatto speciale. Quando mio papà si siede sulla sua poltrona il suo gatto salta immediatamente sulle sue ginocchia, lo guarda negli occhi e comincia a parlargli. Si, proprio così, hanno una loro lingua speciale in cui si parlano. Il gatto guarda il suo padrone negli occhi e comincia a raccontargli la sua giornata -Mao, maomaomaooooo, muauao, mrrrr, hrrr, pspsps.... E ha una voce tutta cristallina. Mio papà gli chiede - Cosa c'è mio vecchio ragazzo? E il gatto risponde - mrrhrrrnnrrrrr miaomaooooo mrrrr e si addormenta dopo le coccole del padrone. In inverno sta sulla coperta che mio papà mette sulle ginocchia, in estate sta acciambellato sul tavolo dove mio papà legge i suoi libri. Mio papà ha un cortile molto bello, adesso lo cura la signora che sta in affitto nel seminterrato della nostra casa, ci sono tantissimi bei fiori e a mio papà piacciono i fiori. Gli piacciono tanto. E il gatto lo sa. Infatti ha imparato a saltare sopra i fiori senza toccarli così non si rovinano, sa bene che il suo adorato padrone si arrabbierà molto se schiaccia i fiori e lui non vuole dargli dispiaceri. Anche perchè il padrone è vecchio, ha 81 anni ed è anche molto malato poverino, ha due by-pass, un pacemaker, non cammina più bene, perde l'equillibrio, cade e questo Natale ha pure avuto un ictus, allora non bisogna irritarlo altrimenti si rischia di rimanere senza padrone. Già, perchè quando a Natale il padrone l'hanno portato in ospedale il gatto è rimasto tutto solo e si metteva davanti alla poltrona e non vedeva il padrone, ma dove era il padrone, perchè non accendeva più il bel fuoco nel cammino e perchè quella poltrona era vuota? E piangeva il gatto, andava a cercarlo in tutta la casa, in tutto il cortile, ma dove si era perso il padrone? Non voleva vedere quella poltrona tutta vuota e stava lì davanti e miagolava triste triste. Poi il padrone è tornato, malmesso, ma è tornato ed era semre lui, il vecchio padrone, e finalmente ci si poteva saltare sulla coperta messa sulle ginoccia del padrone. E una volta la signora che era venuta a curare il padrone si era messa sulla potrona che era solo di loro due. Eh no eh, no! Cosa ci faceva lì quella signora? Quello era il posto del padrone, allora si salta sulla signora e la si graffia per cacciarla, lì deve stare solo il padrone. Si salta sulle sue ginocchia lo si guarda negli occhi e gli si dice in gattese: No vecchio mio, riprenditi che non è ancora arrivata la tua ora maoooo, io voglio dormire ancora per molto tempo sulle tue ginocchia. E non c'era bisogno del traduttore, il padrone è colto parla molte lingue e anche il gattese lo capisce. E con le coccole in gattese è migliorato molto, questa estate ha ripreso a scendere nel bel cortile e il gatto non rovina i fiori che piacciono tanto al padrone, salta sopra di loro senza toccarli e si mette sul tavolo dove il padrone legge il suo libro, si acciambella in modo da farsi accarezzare e in cambio racconta quache bella favola dal folclore gattese... mrrrr, mrrrrr, mrrrrr.....

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