sabato 1 febbraio 2014

La Patetica

Ciao mamma, sei morta il 1 febbraio di 26 anni fa, era una sera gelida, in quella triste stanza d'ospedale mentre fuori soffiava la bora spargendo la neve dappertutto. Sei morta nelle mie braccia, ti avevo appena messo qualche bucaneve colto nel nostro cortile su quella desolata finestra e tu sei spirata subito dopo. Eri ancora giovane. E in quel momento ho visualizzato l'immagine di noi due nella mia stanza quando ti trascinavo con me, chiudevo la luce e facevo andare il vinile con la Sinfonia Patetica di Tchaikovsky diretta da Rozhdestvensky. E mentre andava quella musica straziante io te la raccontavo. Si, ti raccontavo a voce le immagini che mi evocava quella tragica musica. Tu allora mi guardavi un po' stupita, in fondo avevo solo dieci anni. Ma alla fine ti lasciavi anche tu alle immagini che io ti raccontavo. Se si può dire che un'immagine si può raccontare. Ma io ci riuscivo. Quella sera volevo ancora metterti quella musica mentre te ne stavi andando, era la nostra musica, anche se tragica. Sai che porto ancora nel mio cuore quei momenti così fuori dal comune? Momenti solo nostri. Mamma, eri una stella delicata che era venuta sulla terra così per caso e proprio perchè delicatissima non potevi restare troppo, il cielo aveva bisogno che tu tornassi nelle sue costellazioni. Portando sù quei suoni della Patetica carichi del nostro legame così vibrante. Io quando chiudevo le luci per raccontarti i suoni della sinfonia presagivo che una stella non poteva rimanere sulla terra troppo a lungo. E sapevo che essendo figlia di una stella ero destinata a rimanere sola troppo presto sulla terra... http://www.youtube.com/watch?v=Xf6zzVTKsdo