sabato 10 agosto 2013

Milano

Oggi mentre camminavo per le strade insolate di una Milano insolitamente movimentata per essere agosto ho pensato per la prima volta che questa è la mia Milano. Già... E mi è venuta voglia di ringraziarla la mia Milano. Non sono nata a Milano e nemmeno in Italia. Ci sono arrivata quando avevo 24 anni. Non mi sono posta la domanda se mi piaceva o no. Sono venuta per studio e ci dovevo rimanere due anni. Ma le cose si sono svolte diversamnte. Milano mi ha adottata. Si, proprio così. Non mi ha lasciato proprio andar via. Ha voluto lei che io rimanessi. Mi si è svelata poco a poco, piano piano, come solo lei sa fare, rivelando per gradi il suo fascino nascosto e segreto. Mi ha teso la mano e mi ha fatto sua. Mi ha guidato nelle sue vie più intime, mi ha chiamato nei suoi cortili seminascosti, ma ha aperto i suoi palazzi poco visibili fuori ma splendidi dentro, mi ha fatto vedere i suoi tesori noti e non, mi ha fatto conoscere i suoi angoli più remoti ma pieni di un fascino tutto particolare. Le sue chiese mi hanno raccontato la loro storia personalmente ed io l'ho ascoltata. Il suo incredibile Duomo già da sedici anni accoglie pure la mia voce per farla ascoltare a tanta gente ai suoi concerti. Milano mi ha aperto le sue sale e mi ha persino permesso di cantare in quel suo tempio che è La Scala... La città mi ha visto sposarmi nel suo comune, mi ha visto gioire e gioiva con me ma mi ha visto anche piangere e in quei momenti per non piangere con me cercava di consolarmi. E mi ha fatto fare tanti incontri e specialmente uno, particolarissimo ma unico nell'intensità del legame spirituale fra me e la persona che proprio Milano mi ha fatto conoscere. Si, Milano è così - entra nel tuo essere in punta di piedi e tu dopo tante cose che hai ricevuto da lei ti accorgi un bel giorno di amarla.... Come  è successo oggi a me... E voglio ora abbracciare questa mia Milano, la Milano che ho capito di amare....

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